UT-EDILIZIA, in sintesi: MISURIAMO il tempo di percorso (time of flight, in microsecondi, 10-6 s) dell’impulso ultrasonico, (energia prodotta ad es. da un generatore portatile a batteria che portiamo in cantiere o presso l’edificio da indagare), che sollecita un sensore di TRASMISSIONE (TX) alla frequenza propria caratteristica di quest’ultimo; l’impulso o meglio il treno di impulsi viene ricevuto/i dal sensore di RICEZIONE (RX). Il generatore che abbiamo impiegato nei controlli è il PUNDIT IV della CNS Electronics Ltd, UK: è, in pratica, un rocchetto di Ruhmkorff, che genera una forte (500 V-1200 V) differenza di potenziale che il sensore vibrando, trasforma in oscillogramma. I modelli più recenti del Pundit sono a catalogo delle ditte produttrici o di quelle Concessionarie che trattano di PND o di geofisica applicata (es. vedi PASI srl, Torino; IDROGEOMARKET srl, Milano, BOVIAR srl, Napoli; …………).
I sensori sono in pratica dei cristalli piezoelletrici, (racchiusi in supporti metallici del diametro di base di 5 cm, o di minima dimensione quando la frequenza di questi arriva ai GHz), e le frequenze che vanno per la maggiore in edilizia sono nell’ambito dei 20 kHz-60 kHz: generalmente i più usati per l’UT-EDIFICI, sono quelli da 24 kHz più grossi come contenitore, per la profondità di indagine; altri da 54 kHz producono maggior risoluzione (dato l’aumento di frequenza) e di conseguenza minor profondità di indagine. E in tal senso nei manuali di istruzione della strumentazione ci sono ovviamente le formule che in base alle frequenze caratteristiche del sensore danno la profondità che si è in grado di raggiungere.
Roberto Linari